Prostata, come prevenire e curarne i disturbi con rimedi naturali

I disturbi della prostata colpiscono attualmente circa 1 italiano su 2 ma, ...

 
 
I disturbi della prostata colpiscono attualmente circa un italiano su due ma, nonostante l’elevata diffusione, ancora la prevenzione è ben lontana dall’essere considerata di primaria importanza dai maschi italiani, al contrario di quanto avviene per la salute femminile.
I controlli urologici dovrebbero essere effettuati almeno una volta l’anno dalla popolazione maschile, e non solo nel momento in cui compare il disturbo, in quanto una diagnosi precoce aumenta le probabilità di risoluzione delle patologie prostatiche.
Controlli periodici sono anche la prima arma per la prevenzione di questi disturbi.
 
La prostata: una ghiandola molto importante per la fertilità
La prostata è una ghiandola dell’apparato sessuale maschile dalla forma simile a una castagna, posizionata al di sotto della vescica e davanti al retto. La sua funzione principale è la produzione di liquido seminale, ovvero del liquido contenente gli spermatozoi: i disturbi che colpiscono la prostata possono quindi provocare anche problemi di fertilità.
 

Quali sono i più comuni problemi alla prostata?

I principali disturbi della prostata sono:

  • Iperplasia prostatica benigna: si ha un ingrossamento della prostata che può arrivare a comprimere l’uretra provocando problemi ad urinare come una minzione più frequente e con dolore o esitazione ad urinare; inoltre possono aumentare le infezioni delle vie urinarie.
  • Prostatite: è un’infiammazione della prostata spesso di origine batterica, che si accompagna a dolore, difficoltà nella minzione, ed eiaculazione dolorosa.
  • Tumore della prostata: si presenta soprattutto dopo i 50 anni e inizialmente chi ne è affetto non manifesta alcun tipo di sintomo. Si può diagnosticare il tumore della prostata in questa prima fase solo con una visita urologica di controllo accompagnata da analisi del sangue dove viene analizzato il valore del PSA (Antigene Prostatico Specifico). Se il tumore non viene diagnosticato subito, i sintomi che si possono presentare comprendono difficoltà ad urinare, dolore e bruciore alla minzione, sangue nelle urine o nello sperma, problemi di eiaculazione.
Come prevenire i disturbi della prostata
Per prevenire i disturbi prostatici, oltre ai controlli urologici da effettuarsi regolarmente, può essere utile fare attenzione all'alimentazione. Si consiglia di aumentare il consumo di frutta e verdura, olio di oliva e di alimenti antiossidanti come il thè verde, e di diminuire il consumo di carni rosse e formaggi che contengono molti grassi saturi fonti di radicali liberi ben conosciuti per i danni che possono provocare nell'organismo.

Come curare la prostata
Le terapie per i disturbi della prostata sono specifiche per ogni tipo di patologia. Vediamole nel dettaglio.
 
In caso di iperplasia prostatica benigna, le terapie sono di tipo farmacologico e chirurgico.
La terapia farmacologica prevede principalmente l’utilizzo di:
  • Farmaci come la tamsulosina e l’alfuzosina che agiscono rilassando la muscolatura della vescica migliorando in tal modo lo svuotamento della stessa
  • Farmaci come la finasteride e la dutasteride che agiscono impedendo la formazione di un derivato del testosterone chiamato diidrotestosterone, ormone che sembra provocare l’iperplasia prostatica.
Se la terapia farmacologica non è sufficiente a risolvere il disturbo, si passa all’intervento chirurgico di rimozione della prostata.
 
In caso di prostatite di origine batterica, la terapia è di tipo farmacologico a base di antibiotici, da assumere per un periodo variabile tra le 4 e le 6 settimane, o anche oltre se l’infezione non è stata eradicata completamente.
 
Per quanto riguarda il tumore della prostata, se risulta ancora circoscritto alla ghiandola, presenta una crescita lenta e non provoca fastidi, si può scegliere di aspettare prima di iniziare con le terapie ma in questo caso è assolutamente necessario effettuare controlli regolarmente in modo da notare per tempo eventuali evoluzioni del tumore.
Se invece il tumore deve essere subito curato, le possibili terapie sono:
  • Radioterapia: le cellule tumorali vengono distrutte ad opera dei raggi X; si possono manifestare effetti collaterali come stanchezza, disturbi ad urinare, disturbi intestinali
  • Terapia farmacologica: in associazione alla radioterapia si possono utilizzare anche farmaci che bloccano la produzione di ormoni (responsabili della crescita del tumore)
  • Intervento chirurgico di rimozione totale della prostata e dei tessuti circostanti.
Rimedi naturali per la prostata
Un valido aiuto nella cura dell’iperplasia prostatica benigna proviene da sostanze naturali come la Serenoa Repens e l’Epilobio.
 
La Serenoa Repens è una piccola palma con bacche dal colore rosso scuro contenenti principi attivi come ad esempio flavonoidi e fitosteroli che agiscono bloccando la produzione del diidrotestosterone, ormone che se prodotto in eccesso può provocare l’iperplasia prostatica benigna. La Serenoa Repens presenta quindi lo stesso meccanismo d’azione di farmaci come la finasteride e in più, rispetto a questi ultimi, blocca l’azione del diidrotestosterone. La Serenoa Repens risulta utile nel ridurre i sintomi dell’iperplasia prostatica benigna.
 
L’Epilobio o “Garofanino di bosco”, è una pianta erbacea perenne con fiori di un colore che va dal rosso porpora al magenta, nota fin dall’antichità per le sue proprietà curative nei disturbi della prostata. Le proprietà dell’Epilobio sono state descritte dalla scrittrice erborista Maria Treben nel libro “La salute dalla Farmacia del Signore”. L’Epilobio risulta utile, oltre che per l’iperplasia prostatica benigna, anche per la prostatite, date le sue proprietà antinfiammatorie.
 
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