Allergie: sintomi, cause e trattamento.

Nei paesi occidentali si stima che circa il 25% delle persone soffra di una patologia di natura allergica. 

In Italia, in particolare, si ritiene che il 10-15% della popolazione manifesti allergie di diversa entità clinica.

Ad introdurre il concetto di “allergia “ nei primi anni del 1900 , furono i pediatri viennesi Clemens von Pirquet e Béla Schick, che notarono come il sistema immunitario fosse capace di attivare risposte errate svolgendo quindi un ruolo dannoso.

Tuttavia, la definizione accettata dalla medicina contemporanea è basata sulla classificazione di Gell e Coombs, che definiscono “allergia”, una forma di ipersensibilità.

Le allergie sono infatti un gruppo di malattie accomunate dallo stesso meccanismo d’azione: il sistema immunitario che normalmente svolge il suo ruolo difensivo contro virus e batteri per proteggere l’organismo, non riconosce come innocue alcune sostanze che entrano quotidianamente in contatto con noi, come pollini, peli di animali, alimenti o alcune sostanze chimiche. 

Questa reazione del S.I. viene chiamata IPERSENSIBILITA’ 

e comporta il rilascio di particolari mediatori e l’attivazione di specifici meccanismi cellulari.

Le sostanze che causano una risposta allergica vengono chiamate ALLERGENI e, nei soggetti allergici, interagiscono con un particolare tipo di anticorpi, le IMMUNOGLOBULINE E (IgE).

L’esposizione all’allergene può avvenire per via inalatoria ( allergeni da inalazione come pollini, acari o vari parassiti presenti in polveri ambientali o animali), per ingestione ( allergeni da ingestione come alimenti vari o farmaci), per via iniettiva ( farmaci o veleni di insetti) o per contatto ( allergeni che entrano in contatto con la cute o con le mucose come farmaci o sostanze chimiche in generale).

Ogni volta che si verifica un contatto con l’allergene, le IgE lo riconoscono e come risultato finale si ha la liberazione di varie sostanze chimiche tra cui l’ISTAMINA, responsabili dei sintomi tipici dell’allergia.

Ma quali sono questi sintomi?

Purtroppo le malattie allergiche hanno un impatto significativo sulla qualità della vita proprio per la molteplicità dei sintomi che comportano. Tra questi ricordiamo la rinite ( prurito, starnuti, naso chiuso), l’asma ( tosse , difficoltà respiratorie),  la congiuntivite (lacrimazione, prurito), i sintomi gastrointestinali e a carico della cute, e nei casi più gravi lo shock anafilattico che può portare alla perdita di conoscenza o ad altre spiacevoli conseguenze.

Quali sono le cause dell’allergia?

Alla base delle reazioni di ipersensibilità troviamo sia fattori ambientali, come l’esposizione a sostanze irritanti quali fumo di sigaretta o agenti inquinanti, sia fattori familiari. 

La predisposizione familiare è ormai accertata, basti pensare che più del 50% degli allergici presenta almeno un familiare con la stessa patologia.

Come riconoscerla e come difendersi

Il sospetto diagnostico di un’allergia può esser confermato, durante una visita allergologica, dai cosiddetti PRICK TEST (test cutanei), che consentono di testare in un’unica seduta i principali allergeni riproducendo l’effettiva reattività del paziente. Un altro esame, indicato quando le condizioni della cute non consentono di eseguiri prick test,  è il dosaggio delle IgE che viene effettuato su un campione di sangue venoso. 

In caso di dermatite allergica si utilizzano invece i PATCH TEST. 

Il principale trattamento delle allergie è la prevenzione, cioè l’allontanamento dell’allergene. Quando questo non è possibile, si ricorre a una terapia sintomatica con farmaci come antistaminici e cortisonici per uso locale o generale. 

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