Le zanzare ti danno il tormento?  Togliti il disturbo di torno…

  Pochi animali riescono a suscitare così tanta antipatia come le zanzare....

 
 

Scopri perché la puntura di zanzara fa così male e come difendersi.

In Italia sono presenti poco più di 60, tra le 3550 e oltre specie di zanzare conosciute al mondo.

Appartengono all’ordine dei ditteri, ovvero insetti con 2 ali, e hanno una metamorfosi completa. Dalle loro uova, deposte dalle zanzare femmine in acqua stagnante, nascono, difatti, degli organismi differenti in toto dall’adulto, le larve. Quest’ultime sono animali acquatici in grado di nutrirsi filtrando l’acqua in cui vivono e assumendo ossigeno attraverso particolari sistemi respiratori. Superati gli stadi larvali, si forma  la cosiddetta “pupa” che completato il suo sviluppo si posiziona sotto al pelo dell’acqua e quando la zanzara adulta sarà pronta emergerà dall’acqua e  volerà via. Le uova, una volta deposte, per passare dallo stato di larva ad insetto adulto, impiegano circa 4-5 giorni, complici la presenza di acqua stagnante e il caldo. 

 

Sapevi che le vere responsabili delle punture sono solo le zanzare femmine?

Purtroppo in questo caso è proprio giusto dirlo…è tutta colpa delle femmine!

Gli esemplari maschi, per poter effettuare la fecondazione infatti si nutrono solo di sostanze zuccherine, come il nettare dei fiori, e non del sangue umano.

Invece le femmine, dopo l’accoppiamento cercano, a volte volando per chilometri, il primo ospite per compiere il loro primo pasto di sangue, necessario per portare a termine la maturazione delle uova.

 

Ma come mai le punture di zanzara fanno cosi male?

Quando la zanzara femmina si posa sulla nostra pelle per nutrirsi di sangue, introduce una piccola proboscide nell’epidermide alla ricerca di un capillare. Contemporaneamente con la puntura, viene rilasciata la saliva. Quest’ultima contiene delle sostanze irritanti che provocano il rilascio di istamina, facendo dilatare i capillari circostanti e ottenendo così un maggior flusso sanguigno nell’area, e che diluiscono il sangue rendendo più facile la suzione evitando la formazione di coaguli. Il rilascio di istamina ha inoltre come conseguenza il gonfiore e arrossamento della zona.

Il grado di fastidio dipende ovviamente dalla sensibilità e dalla reazione personale che ognuno di noi ha, chi è molto sensibile infatti si accorge anche di una sola puntura, mentre c’è chi può non accorgersi di nulla.

Oltre alla propria misura di sopportazione, vanno considerati effettivamente dei fattori attrattivi che possono essere per esempio la quantità di anidride carbonica emessa, la composizione del sudore, la produzione di ormoni e la fauna microbica sulla cute.

 

Come possiamo difenderci per poter godere appieno della bella stagione?

Fondamentalmente esistono due grandi categorie: i repellenti cutanei e quelli per esempio ad ultrasuoni o a nebulizzazione, studiati appositamente per liberare il giardino da tutti gli insetti molesti.

Per scegliere il repellente cutaneo è dunque importante controllare la concentrazione del principio attivo e poi optare per il formato che si preferisce tra spray, stick o lozioni, in base alle proprie esigenze.

Se si vuole una copertura molto forte, è preferibile usare spray e lozioni: sono più efficaci e hanno concentrazioni di principio attivo più elevate. Stick e salviette sono invece difficili da spalmare su tutto il corpo, e per questo è meglio utilizzarle quando le zanzare sono poche e il tempo di esposizione è limitato.

I repellenti da applicare sul corpo, non uccidono gli insetti, ma fanno in modo che questi non siano attratti da noi, e sul mercato si possono classificare in due gruppi. Quelli registrati e approvati per efficacia dal Ministero della Salute, riconoscibili per la presenza della dicitura PMC (presidio medico chirurgico) e i cosmetici, caratterizzati dall’elenco completo in etichetta degli ingredienti (INCI).

Nei primi la sostanza più utilizzata è il dietyltholuamide (DEET), tanto efficace quanto estremamente pericoloso.

Tra le essenze naturali,  è  invece doveroso ricordare le erbe aromatiche come citronella, geranio, basilico, olio di neem e lavanda. Utilizzarle, significa sfruttare la sensibilità delle zanzare agli odori degli oli essenziali.

In ultimo ricordiamo che  è fondamentale coniugare  la prevenzione delle punture insieme alla prevenzione della nascita delle zanzare stesse, eliminando la possibilità di ristagni di acqua soprattutto per le zanzare “di città”, come la zanzara tigre e la zanzara comune,  che si sviluppano in tutte le raccolte d’acqua lasciate inavvertitamente in orti, giardini e terrazzi. Prevenendo la loro nascita possiamo infatti contribuire significativamente alla riduzione del numero complessivo di zanzare che ci tormentano.

 

Ti hanno punto? Non hai avuto scampo e ti stai rovinosamente grattando?

C’è una soluzione anche per questo, e si può scegliere ugualmente tra rimedi naturali e farmaci.

Ricorrere ai farmaci è utile quando il rilascio di istamina genera una reazione allergica, mentre nella maggior parte dei casi basta un dopopuntura a base di ammoniaca, aloe, camomilla e altri attivi che svolgono insieme un effetto lenitivo della sensazione di fastidio e prurito persistente, oltre ad un’azione emolliente ed idratante della pelle irritata.

 
 

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