Vitamina D: un prezioso alleato della nostra salute.

Nota anche come la vitamina del sole, la vitamina D, svolge importanti funz...

 
 

Che cos’è la vitamina D?


Fa parte di quel gruppo di vitamine definite liposolubili, in quanto capaci di sciogliersi nei grassi. 

Viene accumulata nel fegato e in natura esiste in due varianti:

  • vitamina D2: chiamata anche ergocalciferolo, che viene assunta con il cibo e si trova in piccole contrazioni in alimenti come uova, funghi, salmone e tonno; mentre invece ne è ricchissimo l’olio di fegato di merluzzo.  
  • vitamina D3: conosciuta come colecalciferolo, che viene invece sintetizzata dalla pelle in seguito all’esposizione ai raggi solari.

 

A cosa serve la vitamina D?

 

Gli studi scientifici dimostrano che la vitamina D è fondamentale per una corretta mineralizzazione dei denti e delle ossa durante la crescita.

È una regolatore del metabolismo del calcio, garantisce infatti livelli adeguati di questo minerale nel sangue, tramite una fine regolazione del rilascio e del deposito di questo nelle ossa. 

La vitamina D contribuisce a mantenere la normale funzione dei muscoli, consente il buon funzionamento del sistema nervoso e il mantenimento delle funzioni cerebrali e del buon umore. 

Non va dimenticato inoltre che contribuisce anche alla normale funzione del sistema immunitario.

 

Vitamina D e raggi solari.

 

Per soddisfare il nostro bisogno di vitamina D, è necessaria e fondamentale l’esposizione alla luce solare, in quanto il nostro organismo è capace di sintetizzarla a livello della pelle grazie ai raggi UVB. Restare circa un’ora al giorno alla luce del sole, con braccia e viso scoperti risulta sufficiente per una normale produzione di vitamina D. 

Per chi passa troppo tempo al chiuso, o per chi esce poco ed è sempre molto coperto, possono essere indicati supplementi di questa vitamina. 

 

Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina D?

 

Il fabbisogno varia a seconda dell’età. Per bambini e adulti fumo ai 50 anni, si consiglia 200 unità al giorno. Tra i 50 e i 70 anni si possono assumere circa 400 unità, e in persone sopra ai 70 anni, si può arrivare fino a 660 unità

Un dosaggio giornaliero superiore o comunque diverso, può risultare necessario in particolari condizioni di deficit accertato come in alcune patologie, ma deve esser assunto sotto stretto controllo medico

 

Carenza ed eccesso.

 

  • La carenza di vitamina D porta allo sviluppo di molteplici disfunzioni e disturbi. In età pediatrica, ad esempio, può portare rachitismo, malformazioni ossee e fragilità. Negli adulti, bassi livelli di vitamina D favoriscono osteopenia e osteoporosi, aumentando la probabilità fratture e deformazioni e scheletriche , nonché debolezza e dolori muscolo-scheletrici.
  • Un apporto eccessivo può causare invece una calcificazione diffusa a livello di vari organi o dei tessuti molli, con sintomi come vomito, diarrea e spasmi muscolari.

 

Quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo di deficit di vitamina D?

 

  • Ridotta esposizione alla luce solare e all'aria aperta;
  • Abuso di alcol e di sostanze stupefacenti;
  • Obesità;
  • Nutrizione povera di cibi che possono fornire vitamina D;
  • Assunzione di farmaci particolari che ne riducono l’assorbimento. 

 

 
 

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