Quali sono le cause delle vertigini e come risolverle? - Farmacia Blasi
11 settembre 2017A volte può capitare di provare una forte sensazione di giramento persisten...
Quali sono le cause delle vertigini e come risolverle? - Farmacia BlasiA volte può capitare di provare una forte sensazione di giramento persistente anche se si è perfettamente immobili, oppure si può avere l’impressione di cadere se si è in movimento: si parla in questo caso delle vertigini, un disturbo che, se presente in modo costante e non solo occasionalmente, è bene approfondire. Il medico più indicato per effettuare una diagnosi corretta è l’otorinolaringoiatra.
Le vertigini possono essere causate da patologie dell’orecchio o del sistema nervoso centrale, o da farmaci.
Le forme causate da patologie dell’orecchio sono caratterizzate da vertigini con un inizio improvviso e che danno la sensazione di trovarsi su una giostra che gira rapidamente.
Una delle forme più diffuse è la vertigine posizionale benigna, causata da un cristallo di otolite (ossalato di calcio incorporato in una formazione gelatinosa; si trova nel liquido contenuto nell’orecchio interno) che si distacca e si sposta lungo i canali semicircolari dell'orecchio, importanti per l’equilibrio, provocando così le vertigini. Il distacco del cristallo di otolite può essere causato da un riposo prolungato, ad esempio durante il periodo di convalescenza da una malattia, o da interventi chirurgici all’orecchio, o anche da infezioni. Il disturbo consegue ad un qualsiasi movimento della testa, ad esempio se ci si abbassa, se si guarda in alto, se ci si mette in posizione supina sul letto, e termina quando la testa è ferma. In genere tali vertigini sono associate a nausea e sono maggiormente diffuse dopo i 50 anni. La vertigine posizionale benigna si risolve grazie alla manovra di Epley effettuata dall’otorinolaringoiatra.
Altra causa scatenante delle vertigini è il trauma cranico, nel caso in cui esso provochi danni a livello dell’orecchio interno: in tali condizioni si parla di vertigine parossistica benigna, caratterizzata da vertigini molto intense, nausea e perdita dell’udito. I sintomi vanno via via diminuendo quando l’orecchio non interessato dal trauma supplisce alle funzioni di quello danneggiato, ma in ogni caso il medico valuterà il danno complessivo.
Anche la labirintite può provocare vertigini: si tratta di un’infiammazione dell’orecchio interno che spesso sopraggiunge insieme ad infezioni delle alte vie respiratorie (es. raffreddore). Può essere associata a nausea, dolore, acufene e febbre.
Una condizione caratterizzata da vertigini che perdurano per ore, accompagnata da nausea, rumore forte nell’orecchio e diminuzione dell’udito, è la sindrome di Menière, le cui cause non sono ancora state scoperte. La sindrome di Menière si può curare attraverso farmaci specifici.
Le forme causate da patologie a carico del sistema nervoso centrale sono caratterizzate da vertigini descritte come un ondeggiamento in senso laterale, non accompagnate da nausea e quindi più leggere quindi di quelle causate da disturbi auricolari.
Un esempio sono le vertigini causate da problemi circolatori che non permettono un ottimale afflusso di sangue al cervello: ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, ipercolesterolemia, disfunzioni cardiache.
Altra causa può essere un attacco ischemico o un ictus, condizioni in cui improvvisamente si riduce la quantità di sangue che giunge al sistema nervoso centrale.
Anche i disturbi d’ansia possono provocare vertigini: in tal caso occorre l’intervento dello psichiatra o dello psicologo.
Inoltre negli individui giovani che soffrono di emicrania possono comparire vertigini, ma che non sono sempre associate a mal di testa.
Altre condizioni che possono avere come sintomi le vertigini sono: ipoglicemia, colpo di calore, abuso di alcol e droghe, disturbi alla cervicale.
Come risolvere le vertigini
Se le vertigini sono provocate da altre patologie, ovviamente la prima cosa da fare è curare la malattia originaria; se invece il disturbo è un effetto collaterale di taluni farmaci, è bene che il medico sostituisca la terapia farmacologica con altri principi attivi.
Se si è affetti da vertigine posizionale benigna, come abbiamo già detto è necessaria la manovra di Epley effettuata dall’otorinolaringoiatra: in base all’entità del disturbo possono servire una o più sedute.
In caso di sindrome di Menière la terapia può essere farmacologica: esistono farmaci antivertiginosi specifici, come la cinnarizina associata al dimenidrinato. Si possono utilizzare anche farmaci antiemetici, antibiotici e cortisonici. È utile inoltre una modifica nell’alimentazione e se si è fumatori è consigliato eliminare questo vizio.
Nei casi in cui non è possibile guarire del tutto dalle vertigini, è necessario rivolgersi al terapista della riabilitazione vestibolare, che svolge trattamenti volti a migliorare il disturbo.
Infine, in caso di vertigini causate da disturbi d’ansia possono essere d'aiuto gli integratori a base di erbe ad azione calmante come passiflora, valeriana, camomilla, biancospino.
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